lunedì, Aprile 7, 2025

Bolta-Werk GmbH

Fondata nel 1921 a Norimberga da Johannes Bolten, la Bolta-Werk GmbH iniziò la sua attività producendo pettini realizzati con materiali innovativi per l’epoca, come l’alluminio, la bachelite e la gomma. Successivamente, l’azienda ampliò la sua gamma utilizzando materiali come la galalite, la celluloide e l’ebanite. Questa versatilità nella lavorazione dei materiali plastici posizionò Bolta come una delle aziende pionieristiche nel settore.

Nel 1929, Bolten emigrò negli Stati Uniti, acquisendo la cittadinanza americana e avviando nuove imprese. Nonostante la distanza, mantenne il controllo sulle operazioni della Bolta-Werk in Germania. Tuttavia, con l’entrata in guerra degli Stati Uniti nel 1941, Bolten perse il controllo diretto dell’azienda, che continuò la produzione sotto la supervisione delle autorità tedesche.

L’Ingresso nel Mondo della Fotografia

Nel 1936, la Bolta-Werk GmbH fece il suo ingresso nel settore fotografico con la produzione della Boltavit, una fotocamera compatta che utilizzava pellicola da 35 mm non perforata con supporto cartaceo su rocchetti speciali, noti come pellicola Bolta. Questa scelta tecnica permetteva una maggiore compattezza dell’apparecchio e una gestione più semplice della pellicola.

La Boltavit era caratterizzata da un design robusto e da una costruzione in metallo, offrendo una qualità costruttiva superiore rispetto ad altre fotocamere dell’epoca. Le dimensioni ridotte la rendevano ideale per la fotografia amatoriale e per chi necessitava di un dispositivo portatile senza compromettere la qualità dell’immagine.

L’Evoluzione: La Serie Photavit

Nel 1937, l’azienda cambiò nome in Photavit-Werk GmbH, riflettendo la crescente importanza del settore fotografico nelle sue attività. La serie Photavit rappresentò un’evoluzione significativa rispetto alla Boltavit, introducendo miglioramenti sia nel design che nelle funzionalità.

Le fotocamere Photavit utilizzavano un formato di immagine di 24×24 mm o 25×25 mm, anticipando di decenni l’introduzione delle fotocamere half-frame. Questa scelta permetteva di ottenere un maggior numero di scatti per rullino, rendendo la fotografia più economica e accessibile. Le prime versioni erano dotate di obiettivi a fuoco fisso e otturatori con tempi di posa limitati, ma nel corso degli anni furono introdotti modelli con obiettivi intercambiabili e otturatori più sofisticati, ampliando le possibilità creative dei fotografi.

Uno dei modelli più rappresentativi della produzione Bolta-Werk fu la Photavit IV, introdotta nel 1947. Questa fotocamera presentava un design compatto e una costruzione solida, caratteristiche apprezzate sia dai fotografi amatoriali che da quelli professionisti. La Photavit IV utilizzava pellicola da 35 mm e offriva un formato di immagine di 24×24 mm, mantenendo la tradizione delle fotocamere compatte dell’azienda.

Un’altra innovazione degna di nota fu l’introduzione della Photina Reflex, una fotocamera biottica (TLR) per pellicola in formato 6×6 cm, prodotta negli anni ’50. La Photina Reflex era dotata di un mirino a pozzetto e di obiettivi di alta qualità, offrendo ai fotografi un controllo creativo maggiore e una qualità d’immagine superiore.

È interessante notare come la Bolta-Werk GmbH abbia ispirato anche produttori internazionali. Ad esempio, la Boltax, una fotocamera giapponese prodotta a partire dal 1938 dalla Miyagawa Seisakusho, utilizzava il formato di pellicola Bolta, dimostrando l’influenza globale delle innovazioni dell’azienda tedesca.

La Transizione Verso Nuovi Settori

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Bolta-Werk GmbH affrontò un periodo di ristrutturazione e diversificazione. Nel 1950, l’azienda iniziò a produrre articoli per la casa in plastica, espandendo la sua gamma di prodotti. Nel 1952, furono introdotti profili in plastica (PVC) e fili in plastica (PVdC), segnando l’ingresso dell’azienda nel settore dei materiali da costruzione.

Nel 1958, fu fondata la filiale Bolta Industrie- und Bauprofile a Schönberg, in Bassa Baviera, specializzata nella produzione di profili estrusi in plastica. Questa espansione permise all’azienda di consolidare la sua presenza nel mercato europeo e di diversificare ulteriormente le sue attività.

Nel 1964, a causa della crescente domanda e della necessità di spazi produttivi più ampi, la Bolta-Werk GmbH trasferì le sue operazioni a Diepersdorf, dove fu costruito un nuovo stabilimento. Questo trasferimento segnò l’inizio di una nuova era per l’azienda, che si specializzò nella produzione di componenti in plastica con finiture superficiali

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